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Meglio vedova (1968)

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Meglio vedova (1968)



Regia/Director: Duccio Tessari
Soggetto/Subject: Ennio De Concini
Sceneggiatura/Screenplay: Adriano Baracco, Ennio De Concini, Duccio Tessari
Interpreti/Actors: Virna Lisi (Rosa Minniti), Peter McEnery (ing. Tom Proby), Lando Buzzanca (Salvatore Massito), Jean Servais (principe Niscemi), Gabriele Ferzetti (Calogero Minniti), Agnès Spaak (prostituta), Carla Calò (governante), Nino Terzo (Carmelo), Bruno Lauzi (direttore hotel), Salvatore Fucile (don Santo), Roy Bosier (cameriere del bar all'aperto), Adriano Vitale (autista/killer), Oreste Palella (membro del consiglio), Luciano Taccone, Francesco Leone, Georges Cholet, Sebastiano Rossito, Salvatore Spadaro, Raniero Di Giovanni Battista, Giovanni Scratuglia [Ivan G. Scratuglia], Gino Buzzanca, Gaetano Tommaselli
Fotografia/Photography: Ennio Guarnieri
Musica/Music: Carlo Rustichelli
Costumi/Costume Design: Adriana Berselli
Scene/Scene Design: Luigi Scaccianoce
Montaggio/Editing: Mario Morra
Produzione/Production: Ultra Film, Universal Productions France, Paris
Distribuzione/Distribution: Cinema International Corporation
censura: 52147 del 28-08-1968
Altri titoli: Better a Widow, Lieber eine junge Witwe
Trama: Un vecchio tema, ricorrente a vari livelli, quando il cinema italiano si occupa della Sicilia: il contrasto tra vecchio e nuovo. A Mussolata è scoppiata la febbre del petrolio. Don Calogero, esponente della classe giovane degli imprenditori locali, vuole a tutti i costi che la British Oil costruisca la raffineria nel territorio del Comune. Il motivo c'è, ed è tangibile: del costo di 40 miliardi, ben sei dovranno andare agli aborigeni. A contrastare i suoi progetti c'è il solito principe locale legato alle tradizioni che considera ogni movimento un pericolo per la propria egemonia basata sull'ignoranza e lo sfruttamento. Thomas Proby, il giovane ingegnere inglese inviato per un sopralluogo, è quindi preso tra due fuochi: da un lato la giovane mafia spregiudicata e che guarda al futuro, dall'altro la vecchia basata sul latifondo e la conservazione. A dirimere l'intricata matassa, guarda caso, in via del tutto eccezionale, ecco intervenire una donna (di solito grandi arruffatrici di situazioni): Rosa la figlia di Don Calogero. Il suo interesse per Proby sarà decisivo per la felice soluzione di tanti nodi.

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