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Un killer per Sua Maestà (1968) 
 Torna indietro Un killer per Sua Maestà (1968)
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 Regia/Director: Federico Chentrens [Richard Owens]
 Soggetto/Subject: opera
 Sceneggiatura/Screenplay: Ina Hilger, Giovanni Simonelli, Maurice Cloche, Giovanni Simonelli, Charles Dorat
 Interpreti/Actors: Kerwin Mathews (Mark Stone), Marilù Tolo (Sylva), Venantino Venantini (Costa), Bruno Cremer (Oscar Schnell), Ann Smyrner (Veronica), Werner Peters (Guardino), Gordon Mitchell (Tony), Lukas Ammann (re Faud), Sieghardt Rupp (Ali), Riccardo Garrone (Nicolò), Fabienne Dali (amante di Guardino), Alain Saury (generale), Giuseppe Addobbati (conte), Elisa Cegani (signora Boldani), Umberto Raho (medico), Valentino Macchi, Gianni Gori
 Fotografia/Photography: Fausto Zuccoli
 Musica/Music: Gianni Marchetti
 Costumi/Costume Design: Virgilio Ciarlo
 Montaggio/Editing: Otello Colangeli
 Suono/Sound: Umberto Picistrelli
 Produzione/Production: Franca Film (1963), Critérion Film, Paris, Eichberg Film, München
 Distribuzione/Distribution: Cineriz
 censura: 51288 del 09-04-1968
 Altri titoli: Faccia d'angelo, Un asesino para su majestad, Zucker für den Mörder, The Killer Likes Candy, Le tueur aime les bonbons
 Trama: Roma. Un agente del CIA ed il suo assistente vengono messi sotto le mentite spoglie dei giornalisti, alle costole di un sovrano orientale cui qualcuno vuol far la pelle prima che concluda un grosso affare petrolifero con gli Americani. Grazie alla sorveglianza dell'agente, il sovrano sfugge a diversi attentati, ma il "Killer" che lo segue passo passo non demorde e starebbe per compiere l'opera sua all'interno di una clinica dove la vittima designata s'è fatta ricoverare, se la complice involontaria, una giovane dottoressa, non rinsavisse all'ultimo momento.
L'avventura è serrata, ricca di situazioni ed ambienti, nonché di colpi di scena. La capitale fa da sfondo in modo abbastanza credibile, e gli attori hanno tutti la faccia giusta. In un ruolo di fianco abbiamo rivisto con piacere, dopo diverso tempo, Elisa Cegani, attrice troppo spesso trascurata dai cineasti distratti.
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