...Corri uomo corri (1968)
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Regia/Director: Sergio Sollima Soggetto/Subject: Sergio Sollima Sceneggiatura/Screenplay: Sergio Sollima Interpreti/Actors: Tomas Milian (Manuel Sanchez detto "Cuchillo"), Donal O'Brien (Nathanael Cassidy), Linda Veras (Penny), Marco Guglielmi (Michel), John Ireland (Santillana), Chelo Alonso (Dolores), José Torres (Ramirez), Luciano Rossi [Edward Ross] (Jean Paul), Dante Maggio [Dan May] (Mateos), Gianni Rizzo (Bennington, sindaco di Burton City), Calisto Calisti (Hernando), Attilio Dottesio (Manuel Etchevarria), Giovanni Pazzafini [Nello Pazzafini] (Riza, il bandito), Goffredo Unger [Fredy Unger] (sceriffo), Orso Maria Guerrini (Raoul), Pietro Tordi (sergente messicano), Federico Boido (Steve Wilkens), Noè Murayama (Pablo), Umberto Di Grazia Fotografia/Photography: Guglielmo Mancori Musica/Music: Bruno Nicolai Costumi/Costume Design: Maria Baronj Scene/Scene Design: Franco Cuppini Montaggio/Editing: Tatiana Casini Morigi Suono/Sound: Leopoldo Rosi Produzione/Production: Mancori, A. Distribuzione/Distribution: Ital-Noleggio Cinematografico censura: 52213 del 27-08-1968 Altri titoli: Saludos, hombre, Lauf um dein Leben Trama: Cuchillo, già eroe del precedente film "La resa dei conti", è un giovane messicano ricco di umorismo e di astuzia, perennemente costretto dalla sorte a fuggire dinanzi a malvagi che lo vogliono eliminare. Questa volta i suoi avversari hanno delle buone ragioni: Cuchillo sta dando la caccia ad un tesoro per conto dei rivoluzionari e il tesoro fa gola a parecchie persone. Il giovane, che non ha una pistola ma lancia il coltello con velocità imbattibile, riesce a tenere in scacco tutti i rivali, nonché due donne che lo amano. Il tesoro - una macchina tipografica tutta d'oro - sarà riportato dagli Stati Uniti nel Messico sano e salvo, mentre Cuchillo riprenderà la sua eterna fuga.
L'indovinato personaggio picaresco inventato da Sollima e impersonato da Milian è destinato ad avere fortuna; ha avuto tra l'altro il merito di rinsanguare il filone italiano del western che si stava esaurendo. Un genere in cui la truculenza, che sembrava un ingrediente indispensabile, ha lasciato il posto ad un cordiale umorismo.
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