Banditi a Milano (1968)
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Regia/Director: Carlo Lizzani Soggetto/Subject: Carlo Lizzani Sceneggiatura/Screenplay: Massimo De Rita, Dino Maiuri, Carlo Lizzani Interpreti/Actors: Gian Maria Volonté (Piero Cavallero), Tomas Milian (commissario Basevi), Margaret Lee (Sorry, la mondana bruciata viva), Aldo Caponi [Don Backy] (Sandro Giannantonio), Ray Lovelock (Tuccio), Ezio Sancrotti (Bartolini), Laura Solari (madre di Tuccio), Piero Mazzarella (tifoso del Milan), Carla Gravina (signora di Lugano), Peter Martell (protettore racket biliardini), Luigi Rossetti (ex malvivente), Maria Rosa Sclauzero (segretaria), Ida Meda (moglie di Sandro), Totò Ruta (proprietario sala giochi), Evi Rossi Scotti (moglie di Cavallero), Enzo Fisichella (un brigadiere), Gianni Bortolotto (commissario capo), Agostina Belli (ragazza in ostaggio), Pupo De Luca (signore derubato dell'automobile), Ivan Giovanni Scratuglia, Gianni Pulone, Umberto Di Grazia, Enzo Consoli, Aldo Vigorelli Fotografia/Photography: Giuseppe Ruzzolini Musica/Music: Riz Ortolani Costumi/Costume Design: Enrico Tovaglieri Scene/Scene Design: Enrico Tovaglieri Montaggio/Editing: Franco Fraticelli Produzione/Production: Dino De Laurentiis Cinematografica Distribuzione/Distribution: Paramount censura: 51114 del 27-03-1968 Altri titoli: Bandits à Milan, Die Banditen von Mailand Trama: E' la ricostruzione, fedele fino al massimo consentito dal cinema, della più sanguinosa rapina degli ultimi tempi: quattro banditi, inseguiti dalla polizia dopo un assalto a una banca, aprono il fuoco dapprima contro le auto alle calcagna, poi contro i passanti, in modo da seminare il terrore e indurre gli inseguitori a desistere.
Per una più evidente impronta di autenticità, Lizzani ha fatto precedere la vicenda principale dall'esplosione di casi clamorosi di banditismo. Il senso della realtà vissuta risulta comunque ugualmente dall'impiego di polizia vera al posto delle solite comparse, dalla recitazione degli attori - alcuni dei quali praticamente inediti - e da una particolarissima fotografia di stile giornalistico. Allo stesso scopo concorrono gli inserti delle "attualità", le foto, i ritagli, montati abilmente nel mezzo del racconto.
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