Vado... l'ammazzo e torno (1967)
Torna indietro Vado... l'ammazzo e torno (1967)
Regia/Director: Enzo Girolami [Enzo G. Castellari] Soggetto/Subject: Romolo Girolami [Romolo Guerrieri], Sauro Scavolini Sceneggiatura/Screenplay: Tito Carpi, Giovanni Simonelli, E. G.Castellari Interpreti/Actors: George Hilton (straniero), Gilbert Roland (Montero), Edd Byrnes (Clayton), Stefania Careddu [Kareen O'Hara] (Marisol), Ignazio Spalla [Pedro Sanchez] (Pajondo), Gerard Herter (Beckman), Ivano Staccioli (capitano), José Torres, Valentino Macchi, Adriana Giuffrè, Rick Piper, Roberto Valadier, Marco Mariani Fotografia/Photography: Giovanni Bergamini Musica/Music: Francesco De Masi Costumi/Costume Design: Maria Baroni Scene/Scene Design: Alberto Boccianti Montaggio/Editing: Tatiana Casini Produzione/Production: Fida Cinematografica di Amati Edmondo Distribuzione/Distribution: Fida Cinematografica censura: 49845 del 19-09-1967 Altri titoli: Je vais, je tire et je reviens, Leg ihn um, Django! Trama: Trecentomila dollari, frutto di un assalto al treno sono in un nascondiglio ignoto, la cui traccia è costituita da una medaglia riproducente lo stemma. Divisa in due metà, la medaglia si trova nelle mani di tre persone: Clayton, ideatore del colpo, Monetero, capobanda messicano, e "lo straniero", un cacciatore di taglie. I tre sono alleati-nemici, ora collaborano, ora si sparano; le due mezze monete continuano a passare di mano senza riunirsi mai. Coalizzati alla fine contro l'inviato della società assicuratrice, trovano il nascondiglio e dividono l'oro.
Un western italiano con molti morti e violente baruffe, che si caratterizza per un tono apertamente scanzonato. I colpi di scena e gli improvvisi rovesciamenti della situazione avvengono senza suspense; l'avventura è raccontata allegramente e le scene di violenza vengono tradotte, non senza ironia, ora in una specie di balletto, ora in esibizioni acrobatiche. Tra i protagonisti appare il non dimenticato Gilbert Roland.
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