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La ciociara (1960)

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La ciociara (1960)



Regia/Director: Vittorio De Sica
Soggetto/Subject: opera
Sceneggiatura/Screenplay: Cesare Zavattini
Interpreti/Actors: Sophia Loren (Cesira), Eleonora Brown (Rosetta, sua figlia), Jean-Paul Belmondo (Michele Di Libero), Raf Vallone (Giiovanni), Renato Salvatori (Florindo, il camionista), Carlo Ninchi (Filippo, padre di Michele), Andrea Checchi (fascista), Emma Baron (Maria, madre di Michele), Pupella Maggio (contadina), Bruna Cealti (sfollata), Vincenzo Musolino (Alessandro, figlio della contadina), Luciano Pigozzi ("Scimmione"), Franco Balducci (tedesco nelpagliaio), Ettore G. Mattia (passeggero treno), Mario Frera, Luciana Cortellesi, Tony Caliò, Elsa Mancini, Antonio Gastaldi, Antonella Della Porta, Curt Lowens, Remo Galavotti, Giuseppina Ruggeri, Luigi Terribile
Fotografia/Photography: Gabor Pogany
Musica/Music: Armando Trovajoli
Costumi/Costume Design: Elio Costanzi
Scene/Scene Design: Gastone Medin
Montaggio/Editing: Adriana Novelli
Suono/Sound: Giovanni Rossi
Produzione/Production: Compagnia Cinematografica Champion, Cocinor, Paris, Films Marceau, Paris, S.G.C., Paris
Distribuzione/Distribution: Titanus
censura: 33469 del 26-11-1960
Altri titoli: La ciociara, Two Women, Two Women, Und dennoch leben sie, La ciocciara, Dos mujeres
Trama: Estate 1943. Per sfuggire ai bombardamenti che hanno cominciato a colpire Roma, Cesira, giovane e piacente vedova, lascia il negozietto di alimentari a Trastevere e con la figlia tredicenne Rosetta cerca rifugio nel paesino natio di Sant'Eufemia, tra i monti della Ciociaria. Nella serenità dei luoghi, che sembrano tagliati fuori dalla tragicità della guerra, madre e figlia vengono accolte da parenti e amici. Tra gli sfollati c'è il giovane antifascista Michele, intellettuale tormentato, che s'innamora timido e impacciato di Cesira. Ma è sorprendentemente Rosetta a corrispondergli, timida e pudica. Il fronte avanza inesorabile dal Sud Italia e un gruppo di tedeschi, che cerca scampo all'incalzare degli Alleati, costringe Michele a far loro da guida nella fuga tra i monti. Arrivano finalmente gli Alleati. Tutti credono che la guerra sia finita. Nell'euforia generale, Cesira decide di tornare a piedi a Roma con Rosetta. Lungo la strada, madre e figlia si fermano a riposare in una chiesa diroccata. Ma un gruppo di soldati marocchini, aggregati all'esercito americano, le aggredisce e le violenta. Il disperato dolore di Cesira è, più che per se stessa, per sua figlia Rosetta, che si chiude in un agghiacciante silenzio. Poi, durante una sosta ad una casa colonica, Rosetta all'insaputa della madre va a ballare con un camionista per far ritorno all'alba del giorno dopo con un paio di calze di seta in mano, avute in regalo dopo aver fatto l'amore con l'uomo. Cesira è smarrita, disperata, inerme. Il muro di incomunicabilità tra madre e figlia viene rotto dall'improvvisa notizia della morte di Michele, ucciso sui monti dai tedeschi. Rosetta si rifugia piangente tra le braccia della madre, anche lei in lacrime: nel dolore, le due donne si sono ritrovate.

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