L'onorata società (1961)
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Regia/Director: Riccardo Pazzaglia Soggetto/Subject: Riccardo Pazzaglia Sceneggiatura/Screenplay: Riccardo Pazzaglia Interpreti/Actors: Domenico Modugno (Salvatore, lo sposo), Rosanna Schiaffino (Rosaria, la sposa), Vittorio De Sica (capintesta dell 'onorata società), Franco Franchi (Saruzzo Messina), Ciccio Ingrassia (Rosalino Trapani), Loris Bazzocchi (Salvatore Scanna), Gino Buzzanca (Salvatore Zappalà), Didi Perego (proprietaria dell'albergo), Marisa Belli (Rosetta Zappalà), Ivy Holzer (Maria Zappalà), Tiberio Murgia (Salvatore Trezza), il balletto di Gino Landi, Marisa Pagano, Salvatore Campochiaro, Ignazio Balsamo, Serena Verdirosi, Liliana Fioravanti, Beverly Bennett, Annabella Cerliani, Rosa Cutri Fotografia/Photography: Vaclav Vich Musica/Music: Domenico Modugno Costumi/Costume Design: Liliana Marinucci Scene/Scene Design: Piero Filippone Montaggio/Editing: Adriana Novelli Suono/Sound: Mario Del Pezzo Produzione/Production: Emme Film, Serena Film (1955) Distribuzione/Distribution: Cineriz censura: 34330 del 27-03-1961 Trama: Le due figlie di Salvatore Trezza, uno dei capi dell' "onorata società", vengono sedotte da Saruzzo Messina e Rosalino Trapani, i quali per questo vengono condannati a morte dalla mafia. I due cercano riparo a Roma, dove si fidanzano con le figlie dell'industriale siciliano Salvatore Zappalà. Questi preme affinché si celebri al più presto il matrimonio, infatti le sue figlie hanno un passato piuttosto burrascoso e poco onorevole da coprire. Saruzzo e Rosalino non riescono però ad andare a nozze perché prima vengono aggrediti da alcune ballerine straniere, alloggiate nel loro stesso albergo, poi vengono catturati dai sicari della mafia inviati dalla Sicilia. Saruzzo e Rosalino vengono riportati nel paese natio sull'isola dove, prima di essere uccisi, devono sposare le figlie disonorate del boss mafioso Salvatore Trezza. Quando tutto sembra volgere al peggio, ecco l'improvviso arrivo di Salvatore Zappalà che crea un gran disordine. Le neosposine, che non hanno alcuna intenzione di rimanere vedove, ne approfittano e fanno di tutto per aiutare i loro uomini. Saruzzo e Rosalino riescono infatti a fuggire con le loro mogli, verso una nuova vita, in barba ai vendicativi mafiosi.
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