Gli incensurati (1961)
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Regia/Director: Francesco Giaculli Soggetto/Subject: Alessandro Continenza [Sandro Continenza], Dino Verde Sceneggiatura/Screenplay: Alessandro Continenza [Sandro Continenza], Dino Verde Interpreti/Actors: Mario Frera, Peppino De Filippo (Giuseppe Corona), Marisa Merlini (Olimpia, sua moglie), Claudia Mori (Luisa, loro figlia), Luigi De Filippo (Sfilatino), Vittorio De Sica (I'attore dei fumetti), Ugo Tognazzi (Farinon), Raimondo Vianello (commissario), Alberto Bonucci (regista), Nadine Duca (Anita Campbell, attrice), Linda Sini (vedova), Aldo Bufi Landi (Dario), Vincenzo Musolino (bandito), Pino Ferrara (Domenico), Salvatore Cafiero (vecchio attore dei "fumetti"), Luciano Pigozzi (Carmelo Ruotolo), Giulio Calì (ingaggia ladri), Renato Montalbano, Carlo Di Maggio, Mario Laurentino Fotografia/Photography: Mario Montuori Musica/Music: Marcello Giombini Costumi/Costume Design: Giulia Mafai Scene/Scene Design: Piero Filippone Montaggio/Editing: Otello Colangeli Suono/Sound: Eraldo Giordani Produzione/Production: Cei-Incom, Fair Film Distribuzione/Distribution: Incei censura: 34027 del 15-02-1961 Trama: La famiglia Corona è continuamente alle prese con problemi economici: Giuseppe, il capo famiglia, cerca in tutti i modi, leciti e meno leciti, di far fronte alle incessanti pretese della moglie Olimpia, che lavora nel campo dei fumetti, e della figlia Luisa, fidanzata con Domenico, un tassista. Nella sua vita d'espedienti Giuseppe ha un compare alquanto imbranato, Sfilatino. Un giorno sul taxi di Domenico salgono due rapinatori, che portano con sé dei gioielli, frutto del loro ultimo colpo. I due rapinatori finiscono in casa di Giuseppe; poi il mattino dopo rubano il taxi di Domenico e scappano, ma muoiono in un incidente. Giuseppe, entrato in possesso del bottino, non sa come comportarsi e, dopo tormentata lotta con la coscienza e con i familiari, decide di portare la refurtiva alla polizia. Il brav'uomo s'aspetta una ricompensa per il suo atto d'onestà, ma invece rischia l'arresto: infatti, il gioiello più prezioso è scomparso. Giuseppe si salva grazie al fatto di essere incensurato. Frattanto Sfilatino è sparito: per errore è stato spedito in Germania, dentro a un baule truccato. Giuseppe, stanco di quella vita d'espedienti, trova un onesto impiego come facchino alla stazione. Poco tempo dopo, mentre è al lavoro, Giuseppe con grande stupore vede scendere Sfilatino da un treno proveniente dalla Germania: l'uomo è diventato molto ricco grazie alla vendita del gioiello scomparso.
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