Akiko (1961)
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Regia/Director: Luigi Filippo D'Amico Soggetto/Subject: Giuseppe Mangione Sceneggiatura/Screenplay: Gaspare Cataldo, Luigi Filippo D'Amico, Ugo Guerra Interpreti/Actors: Akiko Wakabayashi (Akiko), Pierre Brice (Duilio), Marisa Merlini (Ottavia Colasanto), Memmo Carotenuto (Armando Pifferi), Vicky Ludovisi (Anita Colasanto), Valeria Fabrizi (Tosca), Andrea Checchi (sor Egisto), Marcello Paolini (Serse Colasanto), Giacomo Furia (Peppe, er campanaro), Giuseppe Chinnici (commissario), Mario Meniconi (arbitro sul ring), Carlo Taranto, Giancarlo Zarfati, Livia Contardi, Francosco Sormano, Paolo Ferrari (Terzo Braccio), Paolo Panelli (Felice), Ettore Zamperini, Luigi Moneta, Rosy Ceccacci, Nino Fuscagni [Serafino Fuscagni] Fotografia/Photography: Alfio Contini Musica/Music: Teo Usuelli Costumi/Costume Design: Millina Mignone Scene/Scene Design: Carlo Egidi Montaggio/Editing: Jolanda Benvenuti Suono/Sound: Franco Groppioni, Bruno Moreal Produzione/Production: Lux Film, Peg Produzione Films di Lorenzo Pegoraro Distribuzione/Distribution: Lux Film censura: 34143 del 04-03-1961 Altri titoli: Akiko Trama: Da diciotto anni la signora Ottavia Colasanto attende, pazientemente fedele, il ritorno a Roma del marito Paolo, partito per il Giappone senza dar più notizie. Un giorno la signora vede presentarsi a casa una graziosa ragazza giapponese, Akiko, che esibisce a Ottavia una sorprendente lettera scritta da Paolo in punto di morte: l'uomo spiega come Akiko sia sua figlia illegittima e prega sua moglie Ottavia di prendersi cura della ragazza, rimasta sola al mondo. Pur creando un bel trambusto per la sua improvvisa apparizione, Akiko si guadagna subito le simpatie dei due fratellastri, Serse e Anita, e dello zio Armando, un piccolo lestofante, che pensa di sfruttare l'ingenuità della ragazza per i suoi loschi affari. Akiko conosce Duilio, il bullo del quartiere che vive d'espedienti, e tra i due nasce l'amore. Armando e Duilio si scontrano perché entrambi vorrebbero sfruttare la ragazza. Nel tentativo di mettere pace tra lo zio e il bullo, Akiko fa le spese della loro rivalità "professionale" e finisce con il mettersi nei guai con la polizia. Ma l'intervento provvidenziale di Ottavia, affezionatasi alla giovane figliastra giapponese, rimette le cose a posto. Akiko, aperti finalmente gli occhi, decide di spingere Duilio sulla retta via. Lo fa in modo clamoroso, durante una festa, mettendo il suo bel bullo fuori combattimento con la lotta giapponese. Imparata la lezione, Duilio si trova un lavoro onesto e convola a giuste nozze con Akiko, mentre Ottavia si rifà una vita accanto ad un distinto, maturo ed abbiente spasimante.
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