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Accattone (1961)

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Accattone (1961)



Regia/Director: Pier Paolo Pasolini
Soggetto/Subject: Pier Paolo Pasolini, opera
Sceneggiatura/Screenplay: Pier Paolo Pasolini
Interpreti/Actors: Franco Citti (Vittorio Cataldi, accattone), Franca Pasut (Stella), Roberto Scaringella (Cartagine), Silvana Corsini (Maddalena), Adriana Asti (Amore), Adele Cambria (Nannina), Mario Cipriani (Balilla), Piero Morgia (Pio), Ferdinand Guillaume [Polidor] (becchino), Danilo Alleva (Iaio), Luciano Conti (Moicano), Renato Capanna (Renato), Luciano Gonnino (Piede d'Oro), Adriana Moneta (Margheritona), Adriano Mazzelli (cliente di Amore), Mario Castiglione (cliente di Amore), Dino Frondi (amico di Cartagine), Tommaso Nuovo (amico di Cartagine), Romolo Orazi (suocero di Accattone), Silvio Citti (Sabino), Giuseppe Ristagno (Peppe il folle), Otello Sestili (sospettoso), Paola Guidi (Ascenza), Luciano Gonini (Piede d 'oro), Renato Capogna (Capogna), Alfredo Leggi (Pupo, il biondo), Galeazzo Riccardi (Cipolla), Leonardo Muraglia (Mommoletto), Roberto Giovannoni (Tedesco), Giovanni Orgitano (Scucchia), Umberto Bevilacqua (Salvatore), Franco Bevilacqua (Franco), Amerigo Bevilacqua (Amerigo), Sergio Fioravanti (Gennarino), Massimo Cacciafeste (cognato di Accattone), Francesco Orazi (Burino), Mario Guerani (Commissario), Stefano D'Arrigo (giudice istruttore), Enrico Fioravanti (primo agente), Nino Russo (secondo agente), Edgardo Siroli (primo farlocco), Renato Terra (secondo farlocco), Emanuele Di Bari (sor Pietro), Franco Marucci (Franco), Carlo Sardoni (Carlo), Sergio Citti (cameriere), Elsa Morante (Lina, detenuta)
Fotografia/Photography: Tonino Delli Colli
Scene/Scene Design: Flavio Mogherini
Montaggio/Editing: Nino Baragli
Suono/Sound: Luigi Puri
Produzione/Production: Arco Film (1960), Cino Del Duca Films
Distribuzione/Distribution: Cino Del Duca Produzioni Cinematografiche Europee
censura: 35498 del 09-11-1961
Altri titoli: Accattone, Accattone!, Accattone, Accattone - Wer nie sein Brot mit Tränen ass
Trama: Vittorio Castaldi, soprannominato "Accattone", vive nella più misera periferia romana facendo lo sfruttatore della prostituta Maddalena; un mestiere, quello del protettore, che Accattone ha ereditato denunciando anonimamente Ciccio, un delinquente napoletano, il precedente pappone di Maddalena. Accattone, il quale si è separato dalla moglie Ascenza, un'operaia che gli ha dato un figlio, ora vive nella casa diroccata di Ciccio insieme a Nannina, la moglie-chioccia di Ciccio, prostituta disoccupata con cinque bambini a carico. Vittorio passa le giornate fuori del baretto insieme a un gruppo di amici, tutti fieri del loro non lavorare: ladruncoli, ricettatori, mantenuti dai genitori, adolescenti spiantati e violenti che dileggiano sarcasticamente chiunque lavori. Come Sabino, il fratello di Accattone. Quando quattro mariuoli napoletani giungono in borgata per vendicare Ciccio, Accattone scarica tutta la responsabilità su Maddalena, la quale viene brutalmente malmenata nella notte e lasciata malconcia sul terreno. In questura, la donna non denuncia i veri assalitori ma alcuni ragazzi che l'avevano insultata qualche sera prima: finisce in carcere per falsa testimonianza. Accattone, trovatosi improvvisamente senza sostentamento, rinuncia spavaldamente alle "offerte di lavoro" del ladro Balilla e, con la speranza di ottenere un prestito, prova a riavvicinarsi alla moglie, che lavora l'intera giornata per un salario da miseria in una officina di riciclaggio di bottiglie usate ed ora vive col figlioletto in casa del padre e del fratello. Qui, per tutta risposta, Accattone viene respinto e malmenato. Incontra Stella, una ragazza mite e ingenua, poverissima, della quale s'innamora. L'esperienza dell'innamoramento provoca in Accattone una crisi di coscienza tutta istintiva. Così, porta Stella, figlia di una prostituta, a vivere da Nannina e addirittura decide, tramite una "raccomandazione" del fratello Sabino, di andare a lavorare da un fabbro. Ma dura appena un giorno: lo scontro con la realtà del lavoro materiale fa crollare Accattone in una cupa depressione. Rinuncia al lavoro con rabbia e decide, non senza tormento, di sfruttare la prostituzione della rassegnata Stella. Ma la ragazza è troppo fragile e non può fare la "vita": crolla infatti di fronte al primo cliente e torna in lacrime da Accattone. Assiste alla scena Amore, una prostituta che ben conosce Accattone e che, arrestata in una retata, viene portata nella cella di Maddalena. Qui informa la sua amica-collega sui cambiamenti del suo ex protettore. Ferita nell'orgoglio, Maddalena denuncia Accattone. Questi accetta finalmente l'offerta di Balilla di partecipare a qualche furto. Così, la mattina seguente, non sapendo di essere sorvegliato dalla polizia, ruba dei salumi da un camion; ma viene colto in flagrante dalla polizia, insieme ai compagni di furto Balilla e Cartagine. Accattone riesce a fuggire rubando una motocicletta. Ma la fuga è di breve durata: la moto sbanda e Accattone muore schiantandosi contro un muro di una strada di periferia.

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