Tutti a casa (1960)
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Regia/Director: Luigi Comencini Soggetto/Subject: Agenore Incrocci [Age], (Furio) Scarpelli Sceneggiatura/Screenplay: Age, Scarpelli, Luigi Comencini, Marcello Fondato Interpreti/Actors: Alberto Sordi (s.ten. Alberto Innocenzi), Serge Reggiani (geniere Assunto Ceccarelli), Eduardo De Filippo (padre di Alberto), Martin Balsam (serg. Fornaciari), Alex Nicol (prigioniero americano), Carla Gravina (Silvia Modena), Didi Perego (Caterina Brisigoni), Jole Mauro (Teresa Fornaciari), Nino Castelnuovo (artigliere Codegato), Mac Ronay (Evaristo Brisigoni), Vincenzo Musolino (fascista), Mario Frera (fascista), Claudio Gora (colonnello), Mario Feliciani (cap. Passerin), Silla Bettini (ten. Di Fazio), Mino Doro (magg. Nocella), Ciccio Barbi (cuciniere), Guido Celano (fascista che arresta Fornaciari), Carlo D'Angelo (partigiano alla mitragliatrice a Napoli), Ugo D'Alessio (prete), Achille Compagnoni (soldato coi partigiani), Edda Ferronao (Maria), Gabriella Giorgelli, Franco Polari, Luisina Conti (suocera di Fornaciari), Armando Zanon (suocero di Fornaciari) Fotografia/Photography: Carlo Carlini Musica/Music: Angelo Francesco Lavagnino Costumi/Costume Design: Ugo Pericoli Scene/Scene Design: Carlo Egidi Montaggio/Editing: Nino Baragli Suono/Sound: Umberto Picistrelli Produzione/Production: Dino De Laurentiis Cinematografica, Orsay Films, Paris Distribuzione/Distribution: De Laurentiis censura: 33169 del 21-10-1960 Altri titoli: La grande pagaille, Everybody Go Home!, Der Weg zurück Trama: L'8 settembre del 1943 l'Italia firma l'Armistizio e l'esercito finisce allo sbando. Il sottotenente Alberto Innocenzi, ufficiale ligio al dovere, nell'attesa di comunicazioni dai suoi superiori cerca di tenere unito il suo reparto. Rimasto senza il suo reggimento, Innocenzi cerca allora un Comando a cui presentarsi. Quando si rende conto che le autorità militari non esistono più e che lui è stato abbandonato al suo destino, segue il consiglio del capitano Passerin: getta la divisa, veste i panni civili e cerca anche lui di tornare a casa. Insieme al sergente Fornaciari, al geniere Ceccarelli e all'artigliere Codegato, inizia un viaggio pieno d'insidie nell'Italia spezzata dalla guerra. I quattro incontrano dei soldati che stanno andando in montagna per unirsi ai partigiani, ma questa sembra loro una follia. Poi, nel disperato tentativo di salvare un'ebrea, l'artigliere Codegato viene ucciso dai Tedeschi. I tre rimasti continuano la loro fuga. Giunti a casa di Fornaciari, Innocenzi vede i fascisti arrestare il sergente perché la moglie ha nascosto un soldato americano. Innocenzi e Ceccarelli riescono a salvarsi e a proseguire la loro fuga verso casa. Quando finalmente il sottotenente giunge a casa sua, in un paese dell'Agro Pontino, il padre, un piccolo borghese ipocrita, lo invita ad arruolarsi nel ricostituito esercito fascista della R.S.I. Innocenzi fugge allora dalla finestra e riprende il suo viaggio: verso sud, col fedele Ceccarelli, l'unica persona che gli è rimasta al fianco. Tra i due ex soldati, che prima mal si sopportavano, nasce un vincolo di solidarietà, quasi un'amicizia. Catturati dai Tedeschi, i due vengono a trovarsi a Napoli quando scoppia l'insurrezione popolare. Innocenzi riesce a mettersi in salvo. Ceccarelli, ormai giunto a casa, in un tentativo di fuga viene ucciso. Innocenzi con un gesto di ribellione ritrova i sentimenti e la dignità dell'ufficiale: esce dal suo rifugio, prende un mitra e comincia a sparare contro i Tedeschi.
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