La rivolta degli schiavi (1960)
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Regia/Director: Nunzio Malasomma Soggetto/Subject: Romanzo Sceneggiatura/Screenplay: Duccio Tessari, Stefano Strucchi Interpreti/Actors: Lang Jeffries (Vibio), Rhonda Fleming (Claudia), Dario Moreno (imperatore Massimiano), Ettore Manni (Sebastiano), Gino Cervi (Claudio), Wandisa Guida (Agnese), Rafael Rivelles (Rutilio), Serge Gainsbourg (Corvino), Van Aikens (Iface), Dolores Francine (Ljubala), Fernando Rey (Valerio), Julio Pefia, José Nieto, Burt Nelson (Catulo), Antonio Casas (Sesto), Benno Hoffmann, Rainer Penkert Fotografia/Photography: Cecilio Paniagua Musica/Music: Angelo Francesco Lavagnino Costumi/Costume Design: Vittorio Rossi Scene/Scene Design: Ramiro Gomez Montaggio/Editing: Eraldo Judiconi [Eraldo Da Roma] Suono/Sound: Mario Amari Produzione/Production: Società Ambrosiana Cinematografica (S.A.C.), Ultra Film, Berlin, C.B. Films, Barcelona Distribuzione/Distribution: Dear-United Artist censura: 33670 del 21-12-1960 Altri titoli: La révolte des esclaves, Die Sklaven Roms, The Revolt of the Slaves, La rebelión de los esclavos Trama: A Roma nel IV secolo d.C. continuano le persecuzioni dei cristiani. Lo schiavo dalmata Vibio è comprato da Claudio, banchiere dell'imperatore Massimiano. Claudia, figlia di Claudio, seguendo incuriosita la cugina Agnese, scopre che quest'ultima si è convertita e partecipa alle riunioni dei cristiani. Anche l'ambizioso Corvino, attratto da Agnese, ha fatto intanto la stessa scoperta. Claudia cerca di salvare sua cugina, ma i cristiani vengono sorpresi e arrestati, e, mentre Agnese riesce a salvarsi, anche Claudia viene condotta in catene nelle carceri del palazzo imperiale. Claudio reclama a gran voce la liberazione della figlia e per tutta risposta l'imperatore Massimiano ordina di ucciderlo. Ma l'uomo è tratto in salvo dal fido schiavo Vibio. I due trovano riparo nelle catacombe, dove incontrano Agnese e Sebastiano, il capo dei pretoriani, anche lui fattosi cristiano. Ma il tradimento della spia Corvino provoca l'arresto di tutti. Altre persone cadono così ancora vittime della crudeltà di Massimiano; lo stesso Sebastiano muore dopo un lungo e atroce martirio. Questo provoca però una grave rivolta, capeggiata da Vibio, e i pretoriani stessi chiedono a Massimiano di ordinare che cessi la strage. L'imperatore Massimiano si vede costretto a cedere e ordina la clemenza verso i prigionieri. Vibio riacquista così la libertà e sposa Claudia.
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