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La giornata balorda (1960)

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La giornata balorda (1960)



Regia/Director: Mauro Bolognini
Soggetto/Subject: opera
Sceneggiatura/Screenplay: Pier Paolo Pasolini, Alberto Moravia, Marco Visconti
Interpreti/Actors: Jean Sorel (Davide Saraceno), Lea Massari (Freja), Paolo Stoppa (rag. Alberto Moglie), Jeanne Valérie (Marina), Valeria Ciangottini (Ivana), Rick Battaglia, Enrico Glori, Isabelle Corey, Elvy Lissiak, Marcella Valeri, Irene Aloisi
Fotografia/Photography: Aldo Scavarda
Musica/Music: Piero Piccioni
Costumi/Costume Design: Pier Luigi Pizzi
Scene/Scene Design: Carlo Egidi
Montaggio/Editing: Nino Baragli
Suono/Sound: Mario Faraoni
Produzione/Production: Euro International Films, Produzioni Intercontinentali, Transcontinental Films, Paris
Distribuzione/Distribution: Euro International Films
censura: 32986 del 14-10-1960
Altri titoli: Ça s'est passé à Rome, From a Roman Balcony, A Crazy Day, Love is a Day's Work, Pickup in Rome, A Day of Sin, Wenn das Leben lockt
Trama: Davide Saraceno è un giovane disoccupato che vive in una borgata romana, legato sentimentalmente ad una giovanissima ragazza, Ivana, che gli ha anche dato un figlio. I due ragazzi si vorrebbero sposare, ma per farlo è necessario che Davide trovi lavoro. Disperato, il giovane si reca da uno zio, un uomo di pochi scrupoli, che vive grazie a una serie di affari, tutti al confine con la legalità. Il risultato è vano. Poi, Davide incontra una donna a cui era legato tempo prima, Marina, che ora fa la ragazza squillo. La giovane riesce a procurare a Davide un lavoro come facchino presso l'industriale Romani, ma il nuovo impiego dura solo poche ore. Con l'arrivo della sera, Davide si trova senza lavoro e con un grande senso di scoramento addosso. Non ha il coraggio di tornare a casa. Mentre ripensa alla giornata appena trascorsa, in particolare all'incontro con Marina, gli torna in mente un appartamento di proprietà di un uomo che viveva da solo, morto il giorno prima e esposto tra quattro ceri, senza nessuno a vegliarlo. Spinto dalla disperazione, Davide decide di tornare in quella casa e rubare il grosso anello di valore al dito del defunto. Quello gli sembra l'unico modo per uscire momentaneamente dai guai: il denaro che guadagnerà vendendo l'anello del morto gli permetterà di andare avanti per qualche tempo.

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